MUSEI DI FELTRE: Museo Civico, Via Luzzo 23. Galleria d'Arte Moderna e Museo del Ferro Battuto "Carlo Rizzarda", Via Paradiso 8. Museo Diocesano d'Arte Sacra, Antico Vescovado, Via Paradiso 19. Info Musei: 0439.885242. Area Archeologica: sotto il Sagrato del Duomo. Cronologia Storia di Feltre, Signora delle Dolomiti: in fondo alla pagina.

venerdì 13 luglio 2012

Un inedito su Panfilo Castaldi: la richiesta dell'abate Jacopo Bernardi alla poetessa Giannina Milli per l'inaugurazione della statua nel 1868...


È pervenuto in redazione, oggi, inviato da Pietro Rugo in data 6 luglio 2012, un plico contenente materiale inedito su Panfilo Castaldi.
C'è copia di una lettera del 17 luglio 1866, firmata dall'abate Jacopo Bernardi, da Pinerolo, indirizzata alla poetessa Giannina Milli, di Teramo. Questi chiede "una canzonetta, un sonetto, una cosa qualunque" in vista dell'inaugurazione della statua di Panfilo Castaldi, donata dai tipografi di Milano, in Piazza Maggiore a Feltre, nel 1868.
La novità è stata comunicata a Pietro Rugo da Candido Greco, di Penne (Pescara), con lettera del 5 gennaio 2012. Greco, precisa di non sapere se effettivamente la Milli, come altri, scrisse effettivamente per i tipografi milanesi, che si impegnavano a stampare le varie odi dedicate a Panfilo Castaldi.
Riportiamo una considerazione finale della lettera di Candido Greco a Pietro Rugo: "Vittorino e Panfilo si fronteggiano sulla Piazza non solo perché nativi di Feltre e contemporanei, ma anche perché pare che l'idea dei caratteri mobili sia stata suggerita al Castaldi proprio da Vittorino che nel suo insegnamento usava dare ai suoi alunni le tavolette delle lettere per comporre una frase a loro piacimento". 

venerdì 6 luglio 2012

1510 - Incendio di Feltre - Non gli Imperiali ma i Feltrini incendiarono la città nel tentativo...


Un incontro con Pietro Rugo, esperto di epigrafia medioevale e autore di diversi testi sulle lapidi di Feltre e di altre parti d'Italia, ha ricordato le origini dell'incendio con distruzione della città nel 1510.
Una pubblicazione speciale di Feltre Mese, periodico diretto da Lele Taborgna, portò ai lettori il frutto di ricerche condotte dallo stesso Rugo e dal Gruppo Raetia, di storia e archeologia.
La rivista, titolata "Cultura Feltrina", dell'aprile 1998, presenta copia della lettera di Jörg von Liechtenstein, comandante delle truppe imperiali nella campagna del 1510.
Nella presentazione della rivista troviamo: “Da essa (lettera) si apprende che, non gli imperiali, ma i Feltrini incendiarono la città nel tentativo di distruggere l'esercito nemico che l'aveva occupata; avevano infatti cosparso di polvere da sparo vari punti della città e particolarmente i pressi delle porte per impedirne la fuga. La descrizione dell'incendio fatta dal Liechtenstein è altamente drammatica: “tutto bruciò e si è visto un fuoco terribile... queste fiamme... si erano sviluppate alte... in un vero effetto di fuoco ed esplosivo insieme...”.
Il manoscritto, portato a conoscenza dell' amministrazione comunale di Feltre, fu tradotto da Richard Schoeber, docente all'Università di Innsbruck. Copia è depositata presso il Polo Bibliotecario di Feltre, come copia della rivista Feltre Mese “Cultura Feltrina”.

sabato 13 agosto 2011

Percorso delle sentinelle. Sulle mura di Feltre.

Affascinante, e certo romantico, è il "Percorso delle Sentinelle" sulle mura di Feltre, lato sud della città storica, a fianco della Cattedrale. L'accesso consigliato è dalle Scalette Nuove, da Largo Castadi su Via Campogiorgio. Ma valgono tutte e due le direzioni, con accesso dalle Scalette Medioevali di Porta Pusterla e Piazza Maggiore. Provare, per credere.
Foto in apertura, Percorso delle Sentinelle: accesso dalle Scalette Nuove; sopra: la porticina dalle Scalette Medioevali (Piazza Maggiore e Porta Pusterla).
 Foto: Lele Taborgna
 Foto: sotto Palazzo Pretorio
...bello..
 Sopra: il balcone del Sindaco (Palazzo Pretorio)

venerdì 5 agosto 2011

Feltre, 1691 - Lapidi cancellate: Venezia, prima dei Francesi.

Prima delle Armate francesi, del 1797, fu Venezia, nel 1691, a scalpellinare le lapidi riferite a Rettori e nobiltà. Dice il Pellin nella Soria di Feltre (Tip. Panfilo Castaldi, Feltre, 1944) "...che il Doge vietò di innalzare statue e lapidi ai Rettori uscenti di carica (1691) (alcune iscrizioni secentiste e troppo adulatorie vennero scalpellate)...".
Pietro Rugo riprese il tutto nell'ampio e documentato volume "Riflessi storici del dominio e della caduta della Repubblica Veneta nelle lapidi della Cittadella di Feltre" (Ed. DBS, 1998). Dice, Rugo: "E si giunse al punto di esporre l'effige dei rettori dipinta ad olio nelle chiese della città: a Ognissanti, a santa Maria di Loreto e a santa Maria del Prato;...".
"Ritenendo eccessivi i donativi ai rettori, con una ducale presa in Pregadi il 15 dicembre 1691, la Serenissima imponeva che "...Benché con molteplici decreti apparisca espressa la pubblica volontà contro l'abuso delle statue e altre memorie permanenti (...) ha dovuto di presente la prudenza del Senato con rigorosa risoluzione trovar compenso che ne recida il corso (...) Come presterete però sollecita risoluzione a quanto resta prescritto nella parte che si riferisce a levar le statue intiere ed altre che sopra base isolata a' Rettori nostri costà erette si fossero nelle piazze, cortili, strade e in qualunque altro luogo, et con l'abolizione di tutte le iscrizioni che per ogni altra figura, ritratto o arma rimanessero...".

Foto: in apertura, copertina del volume di Pietro Rugo e pagina 190 della Storia di Feltre, del Pellin.  Sopra: busto con iscrizione cancellata sui Palazzetti Da Romagno di Piazza Maggiore. Il cavo volante, appartiene alla giungla che corre su case e palazzi del centro storico, creata per amplificare e illuminare alcune manifestazioni a carattere annuale (foto primavera 2011, con verifica del 5 agosto).

mercoledì 22 dicembre 2010

Settembre 1994: Vittorio Sgarbi per la Mostra del Marascalchi nel restaurato Museo Civico.

Un'occasione per presentare il Museo Civico di Feltre, dopo il restauro curato dall'architetto Francesco Doglioni, fu la mostra dedicata a Pietro De Marascalchi. Nel settembre 1994 anche Vittorio Sgarbi, già Soprintendente per il Veneto e neo-parlamentare, partecipò alla cerimonia d'inaugurazione, su invito del collega feltrino On. le Flavio Devetag. Al tavolo della presidenza, con un giovane sindaco Gianvittore Vaccari al suo decimo mese di mandato, Nicoletta Comar direttrice dei Musei di Feltre e futuro Assessore provinciale alla Cultura.
Foto archivio AGD2000, Agenzia Giornalistica delle Dolomiti, Lele Taborgna

sabato 11 dicembre 2010

Da quindici anni l' Area Archeologica è a disposizione dei visitatori.

Quindici anni di Area Archeologica a disposizione dei visitatori. Dall' archivio di Feltre Mese/Belluno Mese (AGD2000-Agenzia Giornalistica delle Dolomiti) provengono tre immagini del 1995, momento di inaugurazione dell'Area Archeologica d'epoca romana situata sotto il sagrato del Duomo di Feltre. Lo scomparso pittore Bruno Milano indica la locandina della Soprintendenza, realizzata per l'evento.

mercoledì 1 dicembre 2010

Dal 26 novembre la Signora si veste di bianco.


La neve veste di bianco Feltre. La prima volta il 26 novembre. Poi il 28. Oggi è il 1 dicembre.

sabato 16 ottobre 2010

Duomo di Feltre con abside spostata...


Due visitatrici, provenienti da Trento, hanno posto una domanda particolare: "Dove si trova, a Feltre, la chiesa con l'abside spostata, a significare il capo reclinato di Cristo in croce?".
Un veloce sopralluogo, a certezza del vero, ed ecco la risposta.
L'abside del Duomo, Concattedrale di Feltre titolata a San Pietro Apostolo, è effettivamente spostata a sinistra rispetto all'asse in pianta della chiesa. Riportiamo da Una Guida per Feltre, di Lele Taborgna, gennaio 1994: "Il visitatore si accorge dei rifacimenti non appena oltrepassato l'ingresso centrale; può notare che l'altar maggiore è fuori asse rispetto alla pianta della chiesa: per entrare in linea retta con la parte antica della Cattedrale, abside, presbiterio, altari maggiore e laterali, occorre porsi ad un paio di metri sulla destra dell'ingresso principale".

 Immagini da "Una Guida Per Feltre" - la pianta della cattedrale, realizzata da Lele Taborgna, non è tecnica ma orientativa.
Vedi: www.guidafeltre.blogspot.com.

lunedì 20 settembre 2010

Lapidi cancellate: qualcosa è rimasto.



"Corso mortal non sarà mai più fido
del grande Bernardo nobil Gradenigo"
Una piccola lapide, tra le finestre del primo piano di Via Luzzo 11, è rimasta intoccata dagli scalpellini francesi del 1797. Chi era Bernardo Gradenigo lo ricorda Girolamo Bertoldelli nella sua Historia di Feltre, quando elenca i Rettori di Feltre col titolo di Podestà, dal 1404, primo anno con Venezia dopo il periodo dei Visconti di Milano. Nel 1652, Bernardo Gradenigo era Podestà a Feltre. Viene citato, da altre fonti, anche come Podestà a Verona e in Istria.

lunedì 6 settembre 2010

1797.Lapidi scalpellinate. Le scritte sui palazzi cancellate dall'Armata Francese.

La domanda più frequente rivolta dai visitatori di Piazza Maggiore e della Cittadella di Feltre, entro le mura, riguarda le numerose lapidi, su vari palazzi del centro storico, con scritte cancellate. "Perché?", si chiedono, "Chi è stato?".
Siamo nel 1797, anno delle Armate francesi nel territorio della Repubblica di Venezia. Il Generale Massena dirige su Feltre e Belluno i suoi soldati. Il 13 marzo le truppe, fresche della Rivoluzione del 1789, occupano la città. Conseguenza è la cancellazione, ad opera di scalpellini al seguito dell'esercito, delle scritte sulle lapidi dei palazzi nobiliari e del potere veneziano. Successivamente, insediata la Municipalità con i rappresentanti della suddivisione cittadina in sei Cantoni, si aboliranno anche i titoli nobiliari.


1797: dominazione francese. La città viene occupata il 13 marzo 1797. 1798: dominio austriaco in conseguenza del Trattato di Campoformido. 1805: Feltre torna nel Veneto, ripresa da Napoleone I. 1813: rioccupata dagli austriaci entra nel Regno Lombardo-Veneto. (Vedi cronologia completa in fondo alla pagina).


Il Polo regionale del Sistema Bibliotecario Nazionale, segnala pubblicazioni, documenti, manifesti, editti del 1797 su Feltre, nell'immediato insediamento della Francia rivoluzionaria. Riportiamo alcuni elementi, per chi intende approfondire, di quanto conservato nella Biblioteca Civica di Belluno..

Li *30 pratile anno V.to della repubblica francese, I. della liberta' veneziana,18. giugno 1797 V.S. - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 foglio volante ; 2o. ((Lettera pubblica da Milano del Municipalista Giacomo Zannettelli con la proposta di Bonaparte di fondare la Repubblica cisalpina).

*Comitato alle sussistenze, arti e commercio, e agricoltura. Reso quasi esausto questo Magazzino delle Legna inservienti al bisogno dell'Armata Francese ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 foglio volante ; 2o. (Contiene disposizioni sul reperimento della legna).

*In nome della Municipalita' di Feltre con li sei cantoni del territorio il comitato alle finanze. L'imprestito delli Ducati dieci milla decretato dalla Municipalita' (li 20. Pratile) 8. Giugno decorso e' gia' completato ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Comunita', 1797. - 1 manifesto ; 2o. (Contiene l'annuncio dell'emissione di un prestito per 20 mila ducati).

*In nome della Municipalita' di Feltre il comitato alle sussistenze, arti, commercio , ed agricoltura. Nel debito, in cui si riconosce questo Comitato di ridurre a disciplina non solo la vendita del Pane, e de' Commestibili, ma ancora i Pesi, e le Misure, che formano la Regola nei contratti, e' divenuto all'estesa del presente articolato proclama prescrivendo ... - In Feltre : per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 manifesto ;2o. (Contiene disposizioni sul controllo delle misure e dei pesi imponendo di abbandonare il passo veneto per usare solo quello feltrino).

*In nome della Municipalita' di Feltre il comitato alle sussistenze, arti, e commercio. Quantunque questa Municipalita' abbia posto in uso tutti li mezzi onde completare la riflessibile requisizione di tela ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 2o. (Foglio volante con disposizioni sui tessuti per i soldati francesi).

*In nome della repubblica francese una, ed indivisibile. Li 5. prereal anno V. repubblicano francese, e primo della liberta' veneziana 24. maggio 1797 vecchio stile. La municipalita al popolo di Feltre, e suo territorio. - (In Feltre : per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampatore della Municipalita'), 1797. - 2o.


La *Municipalita' di Feltre. Della vanita', e dell'orgoglio, non gia' del vero merito, e dell'orgoglio, non gia' del vero merito, sono stati i titoli ... . - [Feltre : Bizzarini], 1797. - 1 manifesto ; 2o. (Abolizione dei titoli nobiliari).

La *Municipalita' di Feltre ai popoli del territorio. - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 manifesto ; 2o. ((Data di emanazione in calce: 25 maggio 1797. - In testa: Liberta Eguaglianza. - Capolettera inciso. - (Contiene la suddivisione del territorio in sei cantoni per l'elezione dei rappresentanti in seno alla Municipalità di Feltre).

La *Municipalita' di Feltre. Continuando a versare sopra il modo di minorare al Popolo il prezzo ... . - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 2o . (Disposizioni sul prezzo del tabacco e del sale a favore dei "poveri Cittadini di Campagna").

La *Municipalita' di Feltre. Dovrete Cittadini, cadauno ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 foglio ; 2o. ((Data di emanazione in calce: 26 maggio 1797. - In testa: Liberta Eguaglianza. - Bando che impone l'obbligo di denunciare a Cristoforo d'Agostini, deputato agli alloggi, gli uomini dell'Armata francese presenti nelle abitazioni del Feltrino.

La *Municipalita' di Feltre in sessione con li sei membri dei cantoni del territorio. Debbono essere garantiti dagli usurpi, e dai danni li beni Comunali del Territorio al comun uso assegnati ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 foglio volante ; 2o. (Contiene disposizioni sui beni comunali).

La *Municipalita' di Feltre. Nel debito conformarsi agli ordini del Generale Divisionario Delmas ricevuti dal Commissario di Guerra Tripoul ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 2o. (Ordini a tutti i parroci e addetti alle chiese di presentare l'inventario dell'argenteria esistente nelle chiese e negli oratori).

La *Municipalita' di Feltre. Pervenuto a notizia di questa Municipalita', che nel confinante Territorio Bellunese siasi manifestata un'Epidemica infezione di molto riflesso ne' Bovini ... - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', [1797]. - 1 manifesto ; 2o. (Data di emanazione in calce: 2 giugno 1797. - Contiene disposizioni circa l'afta epizootica).

La *Municipalita' di Feltre. Spariti li detestabili monumenti della servitu', e della oppressione, vedrete, Cittadini fratelli, ad innalzarsi in questa pubblica Piazza quell'Albero, ch'e' il simbolo della Liberta' de' Popoli rigenerati ... . - In Feltre : Per il Cittadino Domenico Bizzarini Stampator della Municipalita', 1797. - 1 foglio volante ; 2o . (Invito pubblico ad assistere all'erezione dell'albero della liberta' il 15 giugno).

*Nella erezione dell'albero della liberta' nella citta' di Feltre il giorno 27. pratile 15. giugno 1797 V.S. anno V della repubblica francese I. della liberta' veneziana. Canzonetta patriottica, e coro per musica del cittadino Bartolammeo Villabruna per ordine della Municipalita'. - [Feltre : Domenico Bizzarini], 1797. - 1 manifesto ; 2o.



Citiamo testo: Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche – Quaderno n. 3 (settembre 1997), pp. 83-96 Giorgio Zoccoletto

2 - L'occupazione francese
La vittoriosa avanzata di Napoleone ai confini occidentali dello stato veneto
fu bloccata dalla resistenza di una parte dell' armata austriaca rimasta asserragliata nella fortezza di Mantova.
Soltanto ai primi di febbraio del 1797 gli Austriaci dovettero cedere per fame
e per stenti.
Le operazioni belliche presero così nuovo vigore.
Al comando dell'armata austriaca, in sostituzione del novantenne generale
Alvinczy, fu mandato il trentenne arciduca Carlo.
Egli cercò di organizzare il fronte in posizione più arretrata, pensando in un
primo tempo di attestarsi sulla riva sinistra del Piave.
I Francesi si organizzarono in tre principali colonne.
Una colonna, comandata dal generale Massena imboccò la Valsugana, una
seconda, comandata da Napoleone, avanzò verso Asolo, la terza, comandata prima dal generale Augereau e poi dal generale Guieu, puntò su Castelfranco e poi su Treviso.
Muovendo da Asolo la mattina del 12 marzo 1797 Napoleone puntò su Vidor
e Ciano e superò il Piave, passando su passerelle provvisorie buttate sopra carri
rubati ai contadini del luogo.
Lo stesso Generale in Capite diresse di persona l'inchiodatura delle assi. Da
Treviso il generale Guieu puntò su Lovadina, mentre il generale Massena usciva
dalla Valsugana per puntare prima su Feltre e poi su Belluno.
Gli Austriaci, comandati dal generale Hoenzollern, opposero una poco
impegnativa resistenza, dettata dai piani dell' arciduca Carlo che aveva optato di far retrocedere il fronte sul Tagliamento.
Il congiungimento della colonna guidata da Napoleone con quella comandata
dal generale Guieu avvenne a Susegana ed a S. Lucia, località raggiunte all
'imbrunire del giorno 12.
Nella stessa sera irruppero a Serravalle circa 3.000 francesi, che discendevano
dalla Vai Belluna, dove avevano sopraffatto a Polpet un corpo austriaco comandato dal generale Lusignan.
La mattina del 13 marzo Napoleone raggiunse Conegliano al comando di
30.000 uomini e si fermò all'albergo Postale per organizzare le mosse successive.
Ordinò alle autorità cittadine di approntare immediatamente 20.000 razioni di pane e 20 buoi da macello, nonché 25 carri di fieno ed altrettanta avena. Un'avanguardia della colonna, formata da circa 3.000 uomini, proseguì verso S. Giacomo con l'intento di predare le scorte di viveri eventualmente abbandonate dagli Austriaci.




lunedì 15 febbraio 2010

Signora discreta. Panorama di Feltre dai percorsi in bicicletta.

Foto: Feltre da Villaga; scompare la città bassa e resta visibile il Colle delle Capre.

Sabato 13 febbraio Osservatorio Turismo Asslib ha intrapreso il primo percorso in bicicletta 2010, Giro della Conca Feltrina (Vedi: http://www.bicidolomiti.blogspot.com/).
Il panorama della città, dalla frazione di Villaga, nasconde le reali proporzioni e immortala Castello e Torre di Alboino, sul Colle delle Capre.
Il giro, consigliabile, tocca due ville venete: Villa Tonello ad Arten di Fonzaso (del '500) e Villa Pasole a Pedavena (seconda metà del '600).
Feltre, da ogni parte la si veda, resta magnifica.

Foto: Villa Tonello ad Arten di Fonzaso, XVI sec. Ogni attuale frazione era un Castello delle Feltrie; dopo l'annessione a Venezia (1404) in luogo dei Castelli sorsero Ville, su ordine della Serenissima, con trasferimento dei Signori nei Palazzi della Cittadella, sul Colle delle Capre.